mercoledì 30 aprile 2008

Ragazza irachena innamorata di un soldato inglese sgozzata dal padre

Rand che urla. Rand che fugge. Rand a terra. Rand con i due fratelli su di lei e la scarpa del padre orco sul collo. Una zampata che le toglie il fiato, le fa sputare aria e vita. Ma Abdel Qader Ali il padre belva non s’accontenta. Alza il piede, afferra un coltello, l’affonda nella figlia immobile, le sfigura il viso, le squarcia il seno, ne dissacra il pube, alza lo sguardo ferino esplode nell’ultimo osceno tripudio: «Ho lavato il disonore». Quella di Rand Abdel Qader non era neanche una vera relazione. Era un bozzolo d’amore, il sogno romantico di una diciassettenne irachena affascinata dagli occhi azzurri di un soldatino britannico. Erano chiacchiere morigerate nei minuti rubati agli sguardi dei passanti. Occhiate languide quando Paul le raccontava di Londra e dei suoi parchi. Sospiri quando era tempo di tornare all’università e al reggimento. Quel sogno è bastato a ucciderla, a trasformarla in un cadavere reietto sepolto sotto un velo di terra, coperto dagli sputi dei parenti arrivati a congratularsi con l’orco assassino. È successo a Bassora il 16 marzo scorso. L’orco è ancora libero. La polizia l’ha rimandato a casa due ore dopo. Lui è rientrato a testa alta, orgoglioso d’aver salvato la famiglia, di aver cancellato la vergogna di quell’amore per uno straniero infedele.


[…]


Fonte: il Giornale via uaar.it

Nessun commento:

Posta un commento