giovedì 3 aprile 2008

Il prete che guariva come Vanna Marchi

Come Wanna Marchi, come il «mago» brasiliano Mario Pacheco Do Nascimento, e come le migliaia di persone che ogni giorno vendono amuleti contro il malocchio, filtri d’amore e i numeri giusti per sbancare il Lotto, un prete fiorentino è accusato dalla Procura di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. E che truffa. Quasi uno spettacolo. Andato in replica decine e decine di volte per otto anni, dal 2000 al 2008. Ogni volta, il sacerdote radunava un po’ di gente, due preghiere e un qualche alleluja per fare un po’ d’atmosfera, poi ecco spuntare il complice, naturalmente in preda al demonio. Un bel problema ma non per don Francesco Saverio Bazzoffi, 60 anni, dal 1991 leader carismatico della Casa Santi Arcangeli, ufficialmente luogo di incontri e benedizioni a Barberino del Mugello. Imposizioni delle mani, canti, profumo d’incenso, ancora preghiere, e l’«indemoniato» era salvo.


Peccato che tra il pubblico don Francesco individuasse sempre una o due persone - meglio se malate o afflitte da qualche problema esistenziale - su cui esercitare la sua arte di esorcista. Solito rito, nuovo spettacolo, e un sacco di soldi: 4 milioni di euro è la cifra transitata dai conti personali di don Bazzoffi alla cassa della onlus «I cinque piani» di Prato, i cui responsabili si sono dimessi da ogni carica. Oltre agli esorcismi, a gonfiare il portafogli del sacerdote c’era anche la somministrazione di «sale e acqua benedetti», oltre alle offerte cospicue dei fedeli raggirati.


Adesso, con tutto il rispetto, ma quale sarebbe la differenza sostanziale tra un sacerdote e un “mago”, oltre al grado di accettazione e rispettabilità sociale?


Fonte: La stampa via uaar.it

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