domenica 8 giugno 2008

Sembra che a Viterbo ad un paraplegico sia stato detto:"Mi dispiace non possiamo sposarti in chiesa, perchè è in dubbio la tua capacità di procreare". Questa simpatica affermazione proveniente dal vescovo Lorenzo Chiarinelli dimostra chiaramente come esistono persone che userebbero volentieri il loro pene, ma casi sfortunati della vita glielo impediscono e persone che scegliendo di non usarlo per seguire dei dogmi trasferiscono tutte le potenzialità di quest'ultimo al cervello, con risultati sorprendenti direi.
Cmq ognuno è libero di fare quello che pensa meglio, i ragazzi si sono sposati con rito civile.
Auguri agli sposi, non è facile convivere.

1 commento:

  1. E' stato molto meglio che si siano sposati con rito civile. Metti che in seguito uno dei due avesse voluto divorziare, avrebbe potuto chiedere l'annullamento del matrimonio, senza nessuna garanzia per l'altro.

    Questo grazie ai meravigliosi patti che han regalato il nostro bel culetto ad un capo di stato straniero.

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