venerdì 19 marzo 2010

Busi contro il Papa. E scoppia la polemica La Rai: «Fuori da tutti i programmi»

Lo scrittore accusa il Pontefice sul tema dell'omofobia. Udc: «Santo Padre dileggiato». Pdl: «Inaccettabile»

MILANO - Hanno sollevato un vero polverone, anche politico, le dichiarazioni di Aldo Busi, mercoledì sera in diretta su Raidue. Lo scrittore-naufrago dell'Isola dei Famosi ha annunciato l'intenzione di lasciare il reality. Non prima però di avere lanciato strali contro gli omofobi, il Papa e il governo. «Questa avventura qui l'ho finita», ha detto. «Non vado via per vigliaccheria, non adduco problemi di salute che pure ci sono, ho un'infezione», ha voluto anche precisare. Duro, in particolare, l'affondo dello scrittore contro chi critica l'omosessualità, con un esplicito il riferimento al Pontefice. «L'omofobo è un omosessuale represso», ha detto, queste persone «sono un danno per la società». Il giorno dopo, è arrivata la presa di posizione di Viale Mazzini: «Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi - spiega il comunicato - ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali. Pertanto, Aldo Busi verrà escluso dalla partecipazione alle prossime puntate dell'Isola dei famosi e dalle altre trasmissioni della Rai».

«LA RAI DOVREBBE FARE SERVIZIO PUBBLICO» - Intanto, però, le parole di Busi hanno scatenato numerose reazioni politiche. «Quello che è accaduto durante la puntata dell'Isola dei famosi è inaccettabile» ha detto Maurizio Lupi, vice presidente Pdl della Camera dei deputati e componente della commissione di Vigilanza Rai. «Aldo Busi - ha aggiunto Lupi - ha insultato, davanti ad una platea di milioni di telespettatori, il Papa. La Rai dovrebbe fare servizio pubblico, non mandare in onda a pagamento trasmissioni e personaggi che offendono il Santo Padre e tutti i credenti». «La maggioranza, in Commissione di Vigilanza e nel Cda Rai, ha fatto di tutto in questi giorni per imbavagliare i talk show e perché in tv venissero bandite la politica e le critiche al governo - aveva invece affermato, in una nota, il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. - È singolare che altrettanto zelo non venga dimostrato nel controllo dei contenuti di altri programmi del servizio pubblico: ieri in uno di questi, oltre a una 'raffinata' analisi politico-economica in diretta dal Nicaragua del noto economista Aldo Busi, dallo stesso personaggio è stata dileggiata senza ritegno davanti a milioni di telespettatori la guida spirituale dei cattolici nel mondo. L'azienda e la Vigilanza tolgano il paraocchi e guardino cosa succede negli altri programmi».

Qui l'articolo completo, con tanto di video.

2 commenti:

  1. Da cattolico ed eterosessuale non ritengo che le considerazioni di Busi debbano essere censurate. Illazioni sugli orientamenti del Santo Padre? Faccia. Il Papa può esser criticato ed oltraggiato come qualunque altra persona. E' infallibile nella dottrina cattolica solo quando si esprime in materia di dottrina di fede dalla Cattedra di Pietro, cioè quando si pronuncia formalmente in materia di fede come Vescovo di Roma. Sebbene io non sia daccordo con la possibilità che persone omosessuali adottino un bambino non posso non comprendere il punto di vista di Busi e rispettarne le reazioni conseguenti. In quest'Italia di merda non è contro una reazione seppur un po' scomposta che bisogna fare i moralisti! Vergogna alla RAI. Onore ad Aldo Busi, persona coraggiosa.

    Andrea Gabriele

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  2. temo di ripetermi, ma certe cose non si fanno in tv...

    in parlamento magari, ma non in tv

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