giovedì 22 maggio 2008

Il Caso Mortara

Anzitutto voglio chiarire che la prossima volta che i vostri figli mangeranno pasta noi verremo a prenderceli in nome dello Spaghettoso...

La storia:
La sera del 23 giugno 1858 la polizia dello Stato Pontificio, che a quei tempi comprendeva ancora Bologna, si presentò alla porta della famiglia ebrea di Marianna e Momolo Mortara per prendere uno dei loro otto figli, Edgardo, (che all'epoca aveva sei anni) e trasportarlo a Roma dove sarebbe stato allevato dalla Chiesa.
La polizia agiva su ordine degli uffici vaticani autorizzati da Papa Pio IX. I rappresentanti della Chiesa dissero che una cameriera cattolica della famiglia Mortara aveva battezzato il piccolo Edgardo durante una malattia ritenendo che se fosse morto sarebbe finito nel limbo all'inferno. Secondo le leggi dello Stato Pontificio il battesimo di Edgardo lo rendeva cristiano e quindi una famiglia ebrea non poteva allevarlo anche se era loro figlio. Nella relazione che poi lo stesso Edgardo scrisse per la causa di beatificazione di Papa Pio IX annotò che le leggi dello Stato Pontificio non permettevano ai cristiani di lavorare per gli ebrei. Questa legge era però largamente disattesa.

Ovviamente la storia va avanti.. (grazie Pio IX..) per chi è curioso internet darà tutte le risposte... se no cercatele nel cielo...

sabato 17 maggio 2008

Papa quanto sei caro

Il giro delle visite papali per le province italiane e il rilevante impiego di risorse per attrezzare i siti,senza sfigurarli, abbellire i percorsi ed allestire faraoniche strutture, non sfuggono più a critiche.
Personalità cattoliche, autorevoli opinionisti, dinnanzi ai gravi problemi della vita, suggeriscono accoglienze più sobrie, per destinare le somme economizzate a favore dei non garantiti e dei poveri del pianeta.
Per l’avvenuta presenza del papa a Napoli si sono fronteggiati ingenti costi; per la prossima del 17 a Genova e Savona si spenderanno oltre 2 milioni di euro; per la successiva del 13 e 14 giugno in Puglia oltre 4 milioni di euro: 1 dalla Regione, un milione e duecento dalla provincia di Lecce, un milione e mezzo dal Governo nazionale, affidati al capo della protezione civile, Bertolaso, perchè predisponga le aree di atterraggio dell’ elicottero militare, visto che ai voli del papa provvede lo Stato.I consiglieri comunali del capoluogo salentino ansimano nell’attesa, per raggiungere Leuca e consegnargli le chiavi della città, da cui il papa neanche passerà!
Occorrerà poi tener conto degli apporti del Comune e Provincia di Brindisi, nonchè di quelli, tra Galatina a Leuca, interessati dal corteo diplomatico.

Benedetto XVI si recherà prossimamente in Austria, ove, senza sontuose accoglienze e oceaniche mobilitazioni, sarà la chiesa locale ad accollarsi le spese necessarie.

Ci sono altri costi che sopportano tanti enti locali, assegnando contributi per agevolare la partecipazione dei credenti agli incontri mondiali col papa.

Il Comune di Massafra(Ta), per esempio, erogò nel 2006 la somma di €8.000 quale contributo per il viaggio dei giovani al raduno mondiale a Colonia; altro contributo è stato chiesto per quello a Sidney.

Sarà bene, per le storture della società dei consumi e dell’immagine che le religioni già additano, riconsiderare il fenomeno e ridimensionare il costo delle mega-adunate di fedeli.

Sarà bene soprattutto che la Chiesa non si faccia Stato e che lo Stato non si faccia Chiesa, e che quest’ultima non continui a gravare sui contribuenti con insostenibili privilegi.

Giacomo Grippa, Uaar circolo Lecce

Fonte: uaar.it

giovedì 15 maggio 2008

Diabetica morta, indagata la guaritrice

FIRENZE - Questo pomeriggio è stato notificato un avviso di garanzia alla donna che avrebbe prescritto una cura di vitamine alla ragazza di 16 anni malata di diabete, morta ieri a Firenze perché aveva sospeso le cure a base di insulina. Marjorie Randolph, questo il nome della donna che si definisce "ricercatrice biologa", è stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio volontario ed esercizio abusivo della professione medica. Venerdì sarà eseguita l'autopsia sulla salma della 16enne. L'esame è stato disposto dal pm di Firenze, Alessandro Crini, che coordina le indagini condotte dalla squadra mobile fiorentina. Da quanto emerso, è stata effettuata anche una perquisizione nell'abitazione della donna.

Marjorie Randolph è un'anziana americana residente a Milano, ma con studio anche a Udine. Non risulta iscritta a nessun ordine dei medici. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la famiglia si sarebbe rivolta a lei su consiglio di un medico di Bologna. La donna, il primo maggio, avrebbe poi detto ai genitori della ragazza di interrompere la terapia insulinica. Dopo dodici giorni la situazione è precipitata. La ragazza è arrivata al pronto soccorso in stato di coma. Assediata dai giornalisti e nascosta dietro la porta della sua abitazione a Milano, ha detto: "Vi voglio tanto bene, ma con voi non posso parlare. Spero che nei prossimi mesi e anni possiate aiutarmi a fare giustizia e chiarezza su questa vicenda". Fuori dalla casa, nessuna targa a indicare la specializzazione o un titolo accademico accanto al nome.

"Se si dovesse accertare che si tratta di un medico, dovrà rispondere in sede civile, penale e deontologico di una mancanza gravissima per la quale saranno adottati provvedimenti severissimi - ha commentato Luigi Conte, presidente dell'Ordine dei medici di Udine - nessun medico omeopata si assumerebbe la responsabilità di sottrarre un paziente a un trattamento sperimentato e indispensabile come l'insulina, per sostituirla con una terapia vitaminica".

Nel frattempo il direttore generale dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, Paolo Morello, incontrando i giornalisti a proposito della vicenda, ha commentato: "L'insulina non va mai sospesa. Se si sospende, queste sono le conseguenze. Quando è entrata da noi la ragazza era già in coma e intubata perché era stato sospeso il trattamento insulinico. La giovane aveva subìto a casa un arresto cardiaco. Quando questo tipo di eventi si verificano per un certo tempo, danneggiano il cervello. La paziente era in cura da noi. Finché è rimasta sotto il nostro controllo, la sua situazione era perfettamente in equilibrio".

Il direttore del Meyer ha precisato che la ragazza era stata sottoposta a una terapia alternativa con vitamine di tipo C ed E ad altissimo dosaggio. Morello ha poi ricordato che "il trattamento insulinico era stato sospeso a partire dal primo maggio, senza che ci fossero gli elementi per farlo. La ragazza non si è presentata al controllo previsto per lo scorso 8 maggio. A breve sarebbe stata richiamata per un sollecito. La vicenda è in mano agli organi competenti. E' già stata richiesta l'autopsia".

Fonte: Repubblica Online